venerdì 12 marzo 2010

Incontro di domenica 7 marzo


Domenica 7 marzo ci siamo visti in un piccolo gruppo per avviare il lavoro che definirà nel corso di questo anno i regolamenti alla base di questo progetto di garanzia partecipata.
E’ il caso di sottolineare che si tratta di un progetto che prevede una fase sperimentale, quindi ci saranno sicuramente aggiustamenti e adattamenti in corso d’opera.
Il cambiamento del nome del progetto da certificazione a garanzia partecipata è un primo esempio di questo modo di procedere.

Il documento di IFOAM Partecipatory Guarantee Systems Guidelines (how PGS can develop and function) illustra chiaramente quali sono gli elementi alla base di un PGS e nella discussione si è seguito quella traccia.




  1. Si attribuisce il PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITA’ COLLETTIVA alla partecipazione di produttori e consumatori nella procedura di garanzia di un metodo di produzione tramite meccanismi TRASPARENTI e CREDIBILI.



  1. Esiste una CONDIVISIONE fra i partecipanti al progetto delle MOTIVAZIONI di fondo: equità e giustizia, promozione dei valori comunitari locali, riduzione burocrazia e costi.



  1. Si adottano o si costruiscono ex novo i:
1 - DISCIPLINARI DI PRODUZIONE
2 – CRITERI DI AMMISSIONE per i produttori
3 - Una DOCUMENTAZIONE cartacea ridotta
4- Si organizza e struttura il RUOLO dei CONSUMATORI

Dati per acquisiti i punti A e B si è deciso per il punto C1 al momento di considerare per validi gli standard europei di legge per l’agricoltura bio come requisiti minimi per le varie produzioni e nel corso dell’anno valutare la possibilità di modificarli studiando i regolamenti di altre associazioni italiane e straniere che hanno costituito dei PGS.
Per il punto C2 si sono al momento individuati i seguenti punti fondanti per l’accesso al sistema:
a)-prevalenza sostanziale di vendita diretta nei mercati locali o ai consumatori organizzati o meno nei GAS. La vendita in azienda o ai GAS di prodotti di altri produttori tal quali o trasformati deve essere dichiarata e verificabile dal consumatore in tutti i casi.
b)- questo sistema di garanzia si applica ai piccoli produttori singoli o a dimensione familiare. Sono accettate anche forme associative che conducono comunque una singola unità produttiva con le caratteristiche di cui al punto precedente.
c)- tutta l’unità produttiva e la sua intera produzione devono entrare nel sistema di garanzia.

Al punto C3 si prevede che la documentazione cartacea comunque ridotta dovrà comprendere:
a)- standard produttivi di riferimento
b)- dati aziendali a cura del produttore (superfici con rif. catastali, produzioni per l’annata in corso, concimazioni, trattamenti, irrigazione…),anche attraverso la compilazione del quaderno di campagna.
c)- MANUALE OPERATIVO del PGS che definisca la procedura per la visita annuale del produttore, ruoli e responsabilità dei vari soggetti (C4), conseguenze chiare e definite per i trasgressori,
caratteristiche e gestione di un eventuale marchio, definizione dei costi del sistema.
I suddetti punti sono stati solo enumerati e costituiranno argomento dei prossimi incontri.

Al punto C4 è stato sottolineato che la presenza dei consumatori nel sistema permetterà di avviare anche altre attività (osservatorio sui prezzi, accordi di produzione, etc.) decise dai gruppi locali.

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